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Unità di Ricerca Terapie Cellulari In Oncologia: Laboratorio di Biologia Cellulare e Terapie Oncologiche Avanzate Responsabili: Prof. PierFranco Conte, Direttore del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia, Policlinico-Università di Modena. Prof. Lino Piccinini, Professore associato, Oncologia Medica, Policlinico-Università di Modena. Personale Coinvolto: Dr. Massimo Dominici,Contrattista di Ricerca, Dipartimento di Oncologia ed Ematologia, Policlinico-Università di Modena Sig. Luigi Cafarelli, Tecnico Universitario, Dipartimento di Oncologia ed Ematologia, Policlinico-Università di Modena Dr.ssa Michela Maur, Titolare di assegno di Ricerca, Dipartimento di Oncologia ed Ematologia, Università di Modena Dr.ssa Valentina Guarneri, Titolare di assegno di Ricerca, Dipartimento di Oncologia ed Ematologia, Università di Modena Dr. Roberto Sabbatini, Dirigente Medico I°Livello, Oncologia Medica, Policlinico di Modena Dr.ssa Consuelo D’Ambrosio, Dirigente Medico I°Livello, Oncologia Medica, Policlinico di Modena Descrizione dell’unità
Il laboratorio è situato al 4° piano e consta di uno spazio di circa 60 m2 arredato ed attrezzato con cappe a flusso laminare per colture cellulari e per biologia molecolare, incubatori, bagni termostatici, microscopi luce diretta ed invertita a fluorescenza, termociclatori per amplificazione DNA, camere elettroforetiche. L’esistenza di una esperienza nel campo della biologia cellulare e molecolare, consentirà al gruppo di lavoro di applicare lo stato dell’arte della tecnologia in termini di biologia delle cellule staminali e “gene marking” da applicare a progetti sperimentali di terapia genica. Le fasi sperimentali in vitro potranno consensualmente essere accompagnate dall’utilizzo di modelli di studio pre-clinico. In virtù della collaborazione con la struttura-stabulario dell’Università di Modena, il laboratorio ha diretto accesso a stanze dedicate con cappa ed armadi di stabulazione a flusso laminare. In tali ambienti protetti sono in corso protocolli sperimentali trapiantologici comprendenti modelli murini immunocompetenti e nudi (per xenotrapianti). Nel laboratorio vengono applicate le comuni tecniche laboratoristiche comprendenti isolamento e manipolazione di DNA (genomico, plasmidico), RNA e proteine (Southern – WesterN/Northern Blotting, PCR/ RT-PCR oltre alle tecniche di clonaggio per la creazione di vettori virali. Il laboratorio collabora con varie Istituzioni Accademiche a livello nazionale ed internazionale: Inoltre sono attive collaborazioni con Aziende di biotecnologia a livello internazionale: La collaborazione con tali gruppi consente una continua interazione con scambi di idee, protocolli sperimentali I Progetti di RicercaLe cellule staminali e le loro applicazioni cliniche in campo onco-ematologico rappresentano i principali filoni di ricerca del laboratorio, con particolare attenzione alle cellule staminali ematopoietiche e le staminali mesenchimali midollari. Lo studio delle cellule staminali ematopoietiche si inserisce in un più ampio e consolidato programma di terapie cellulari basato sul trapianto autologo ed allogenico di cellule staminali. Tali procedure vengono utilizzate in selezionati gruppi di pazienti per la terapia di neoplasie solide ed ematologiche. Nel caso di neoplasie solide, il trapianto autologo ha lo scopo ultimo di raggiungere dosi di chemioterapia sovramassimali, mentre nel setting allogenico sfrutta il sistema immunitario del donatore per aggredire la massa tumorale nel paziente affetto. In entrambi i casi, grazie ad un meccanismo farmacologico ed immunologico, si cerca di azzerare la malattia minima residua dopo la chemioterapia convenzionale consolidando lo stato di remissione del paziente. La ricerca sulle cellule mesenchimali possiede un carattere decisamente più sperimentale rispetto alle procedure trapiantologiche precedentemente menzionate. Si tratta di un programma di ricerca pluriennale appena iniziato. E’ uno studio traslazionale mirato ad individuare nuovi presidi terapeutici basati sull’utilizzo di cellule geneticamente modificate per la cura dei tumori. Tali modifiche consentiranno alle cellule di produrre molecole in grado di aggredire il tumore inducendo la selettiva morte cellulare delle cellule neoplastiche, risparmiando i parenchimi sani del paziente. Questo filone di ricerca è indirizzato alla terapia del carcinoma della mammella, dell’ovaio e del mieloma multiplo. Il programma didatticoAl momento attuale questi sono in nomi degli studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia impegnati in progetti sperimentali all’interno del laboratorio: In particolare, gli studenti coinvolti hanno il preciso compito di trasferire tutte le fasi del loro apprendistato in un manuale di procedure operazionali standard (SOP) che, implementato da testi specifici, verrà utilizzato nell’ottica di ottenere una certificazione di buona prassi di laboratorio (GMP) in accordo con le normative europee. La attività didattica comprende anche il coinvolgimento nel Master Universitario di II° livello organizzato dal Dipartimento: all’interno del laboratorio infatti gli studenti hanno possibilità di mettere in pratica, in una sorta di breve tirocinio, le nozioni acquisite nella controparte teorica del Master. |